Il Giappone è una terra di contrasti, custode di una cultura millenaria di tradizioni ancestrali che convivono in perfetto equilibrio con influenze contemporanee.
Qui, tradizione e modernità si incontrano: da una parte grandi templi in legno e la cultura legata alla meditazione e lo zen, dall’altra città immense, ultra moderne, con sofisticatissime tecnologie a servizio dell’uomo.
Oggi vi portiamo in un viaggio virtuale alla scoperta di una zona del Giappone meno conosciuta in Occidente, selvaggia e poco abitata, l’isola di Hokkaido, la più settentrionale delle quattro isole principali del Paese.
Si tratta del territorio più incontaminato di tutto il Giappone, dalle incredibili bellezze naturalistiche, che possiede una varietà infinita di colori, paesaggi e profumi. L’isola, e soprattutto il suo capoluogo Sapporo, sta assistendo in questi anni a una costante modernizzazione con un rapidissimo sviluppo industriale. Nonostante ciò, il territorio è per il 70% ancora ricoperto da immense foreste, coste frastagliate, vulcani attivi e parchi naturali.
Hokkaido era in origine chiamata “isola Ezo” dal popolo indigeno che in origine vi abitava, ovvero gli Ainu, i quali si insediarono nell’isola in tempi antichissimi, quando tra la Russia e il Giappone vi era ancora una vasta distesa di ghiaccio percorribile. “Hokkaido” è il nome che venne dato successivamente dai giapponesi e significa “via del mare del nord”.
L’arrivo dei giapponesi si colloca circa nel 1600, anche se il territorio era ancora prevalentemente disabitato. Quando l’Hokkaido fu integrato nel Giappone, nel 1868 avvenne la colonizzazione che portò il popolamento dell’isola, soprattutto a Sud e a Sapporo. Fu a partire dalla prima metà del novecento che l’Hokkaido, con l’industrializzazione, la risicoltura, gli aiuti economici degli Stati Uniti, si sviluppò progressivamente senza mai fermarsi.
L’isola di Hokkaido è suddivisa in quattro aree principali:
Voglia di fare un viaggio in Hokkaido?
In attesa di aggiornamenti rispetto alle misure restrittive per il Covid-19 e alla riapertura delle frontiere ai turisti stranieri, speriamo di avervi dato un piccolo assaggio di quello che è il vero Giappone, quello meno conosciuto, affinché possiate, se vorrete, scoprirlo presto con i vostri occhi.
Nel frattempo vi aspettiamo da Shiroya, in Via de’ Baullari, per entrare nel vivo della cultura gastronomica giapponese.