Il Donburi – Storia e curiosità

Cos’è il Donburi?

Il donburi , spesso abbreviato come don, che letteralmente significa “scodella”, è un piatto tipico della cucina giapponese, preparato con pesce, carne, verdure o altri ingredienti lasciati bollire insieme e serviti sul riso. Si tratta di un piatto veloce da preparare e molto sostanzioso, che presenta molte varianti.

Come si prepara un Donburi

Si prepara cuocendo, in brodo dashi, del pollo con salsa di soia e mirin o sakè. Quando la cottura è terminata si aggiungono uova sbattute; alla cottura del tutto si versa infine il composto in una grossa ciotola con riso già cotto, caldo.

Cos’è il Dashi?

Il dashi è un leggero e limpido brodo di pesce, fondamentale nella cucina giapponese, usato come base di minestre e come ingrediente liquido di molte preparazioni. Il dashi forma la base per la zuppa di miso, il brodo chiaro, i noodles in brodo, e molte altre preparazioni come i tamagoyaki (omelette giapponesi).

I Donburi che devi assolutamente conoscere

I donburi più famosi sono: il Tendon (riso e tempura), Unadon (riso e anguilla cotta alla griglia e glassata), Katsudon (riso e cotoletta di maiale impanata e fritta), Gyudon (riso e straccetti di carne cotta in brodo con la salsa di soia e cipolle), Tekkadon (riso e tonno crudo), Oyakodon (riso, pollo e uova).

Se ci si trova in una città portuale dove facilmente sarà disponibile molto pesce fresco, potrete ordinare il kaisendon, in cui sul riso si mette sashimi di tonno, salmone, capesante, calamari, gamberi, granchi, ricci di mare, uova di salmone e così via.

Qual è il riso più adatto alla preparazione del Donburi?

Il riso migliore per queste preparazioni, è senz’altro il riso per sushi giapponese. Quest’ultimo viene prodotto anche in italia essendo stato importato tempo fa nella zona del vercellese e infatti non è difficile trovarlo nei negozi specializzati.
In alternativa, se volete farlo a casa, va bene sia il riso “roma” che il “ribe”.

Nel menu di Shiroya, in particolare, potete trovare nove varietà di Donburi: tre crude e sei cotte, una più squisita dell’altra!